“La TV com’e’ come la vorremmo come ci piacerebbe che fosse”

OSSERVAZIONE E CONTROLLO DEI PROGRAMMI TELEVISIVI, E DEI PALINSESTI SMONTAGGIO E RIMONTAGGIO

LA T V FATTA DA NOI

LABORATORIO RIVOLTO ALLE CLASSI  Iv , V  E ALLA SCUOLA MEDIA

E’ di necessaria importanza, per chi si occupa dell’infanzia, affrontare il problema TV, perchè è un fondamentale strumento pedagogico e didattico, che purtroppo viene usato esclusivamente da chi ha sempre detenuto gli strumenti di informazione come mezzo di controllo e di “fabbrica del consenso”.

Tutte le potenzialità positive di strumento pedagogico vengono male utilizzate, è invece sempre più simile alle previsioni di Orwel. Il bambino è la prima vittima di questo potente mezzo, ne elenchiamo i motivi anche se sono dati ormai acquisiti da tutti:

1°) E’ il fruitore maggiore che passa più ore davanti al video, sia a livello inerziale, (mentre fa  i compiti, o mentre gioca, mangia…) che partecipativo. Per i più piccoli la TV si potrebbe definire “balia elettronica”.

2°) La TV lo sottrae all’esercizio fisico, procurandogli danni alla vista.

3°) Il bambino  è in una età evolutiva, quindi con una personalità in formazione e i contenuti dell’educazione televisiva sono: – spettacoli di violenza ai quali i bambini dimostrano di abituarsi presto, perché entrano nel quotidiano e perché sono incapaci di distinguere il reale dalla finzione. Questi spettacoli agiscono sul comportamento perché vengono proposti da super-eroi “positivi” e il messaggio esplicitativo è che la violenza è lo strumento principale per il trionfo del bene sul male.

Favorendo  l’identificazione con il modello aggressivo, questa connotazione di valo­re ne garantisce l’efficacia. La TV usa gli spettacoli di violenza anche fine a se stessi non certo per fini “catartici”, ma per masochizzare e rendere lo spettacolo dipendente.

4°) I bambini sono ancora più vittime anche della pubblicità che con i suoi stacchi impedisce una concentrazione superiore a 15 minuti, per non parlare poi dell’induzio­ne al consumi.

5°) Non ci inoltriamo nell’analisi dei messaggi sublimali, perché richiederebbe trop­po tempo, però è certo che sono presenti in varie forme anche se si è dichiarata la loro illegalità (perchè agiscono nella sfera inconscia, quindi anche con l’ascolto inerziale.)

Questa elencazione anche se è una somma delle problematiche negative offerte dal­la TV, non ci deve fare assumere un atteggiamento di denominazione dello strumento, perchè questo contiene ampie valenze positive, che in un contesto educativo come la possono essere pienamente utilizzate.

Il nostro approccio quindi non si limiterà all’analisi del fenomeno, con tutti gli aspetti negativi, ma sarà anche positivo per un utilizzo positivo del mezzo, per scopi realmente educativi, per far si che il bambino venga aiutato a usare il mezzo, invece di essere usato; usandolo non solo capirlo ma esprimersi con esso, quindi acquisire uno strumento che allarga le sue possibilità comunicative ed espressive.

Ci sono molti modi di affrontare la TV in senso positivo l’esperienza condotta nella Elementare di Ponte San Giovanni ne costituisce un esempio, nelle pagine che seguiranno  ne diamo una traccia. Nelle seguenti note si ripropone come in un diario di bordo, nella forma tipica del foglio di appunti (prescindendo dalla fase dell’analisi della TV svolta precedentemente ed ormai patrimonio acquisito da molti insegnanti) l’espe­rienza condotta nella scuola Elementare di Ponte San Giovanni.

LA TV – COME LA VORREMMO – COME CI PIACEREBBE CHE FOSSE (la TV fatta da noi)

Affronteremo: Pubblicità- Soap-opera (tele-novele) – Cartoni animati – Informazioni – Attualità – Telegiornali – Informazioni-spettacolo – programmi di approfondimento di problemi attuali

Paragone tra TV e giornali:

Televisione   

Giornali        

Diversi sono i fruitori

Raggiunge più persone       

Pubblico più selezionato    

Diversi sono i modi di fruire

Ascolto partecipe

Pubblico più partecipe

Ascolto inerziale

Diversi sono i linguaggi

Visivo verbale

(memo immagini) Scritto

Diversa e l’efficacia

Più potente

Perchè la TV usa sempre più il telefono?

La comunicazione televisiva si sa che è una comunicazione a senso unico, infatti emittente e ricevente non si alterano come in una normale comunicazione. Oggi sempre più la TVusa il telefono per chiamarci o per essere chiamata, ma perchè lo fa? Per dare forse una parvenza di comunicazione? Per rafforzare i sistemi di controllo tramite i servizi opinione?

Uso positivo – stabilire contatti diretti – comunicare nei due sensi

Telefono

Uso negativo – sistema di controllo

Analisi delle trasmissioni di informazione-spettacolo

“Villaggio globale” – la TV come strumento di avvicinamento – “TAM TAM”

Materiali: Proposta di fissare per iscritto il lavoro svolto sull’informazione.

-Analisi di una puntata di “beautiful con fermo immagini e meccanismi di feed­back.

-Racconto dell’attività svolta sul serial “Beautitul” – o altro

-Analisi dei luoghi e dei personaggi.

-Paragone tra serial e film di impegno sociale Riflessioni sulle motivazioni che indu­cono a produrre l’una o l’altra opera, differenza tra TV private e TV di stato. Proposta di proiettare a scuola “Felipe ha gli occhi azzurri” e analizzare il genere telefilm.

-Proposta di realizzare un cartellone che visualizzi le realizzazioni fra personaggi di Beautiful (sistema delle frecce), per capire il meccanismo su cui viene costruita la sto­ria.

Materiali: Proposta fatta ai bambini di inventare ciascuno una puntata di Beautiful.

-Dopo l’analisi (LA TV COME E’) la critica (COME LA VORREMMO) inizia il lavoro sulla TV fatta da noi (COME Cl PIACEREBBE CHE FOSSE).

-I bambini lavorano divisi in tre gruppi, mescolando le classi. In seguito un quarto gruppo si formerà per rappresentare il telegiornale e per presentare i programmi.

1) Il primo gruppo si occupa dei cartoni animati, costruendo sullo schema ”dell’insalata di favole” un’ “insalata di cartoni animati. Inventeranno dei luoghi

2) Il secondo gruppo si occupa del serial Beautifull – o altro. Dalle puntate inventate dai bambini è  emerso Beautiful come la vorremmo (critica) i bambini preparano una scheda di alcuni personaggi, giocando ad esagerarele caratteristiche cogliendo il lato debole di ognuno.

3) Il terzo gruppo si occupa della pubblicità. Elenco degli spot trasmessi in questo periodo.

-Analisi di alcune pubblicità:dove si svolge l’azione (luogo) quando (tempo) Perso­naggi (cosa fanno e cosa dicono) quali oggetti vengono usati.

4) Ultima opzione che interesserà il successivo gruppo da costituire:

-L’analisi di un telegiornale.

-L’obbiettivo e capire come si comunica una notizia, quali notizie si scelgono

-Su quale argomento.

-Considerazione finale dei bambini: i telegiornali comunicano solo notizie brutte, e parlano di cose lontane.

-Facciamo un telegiornale ottimista, che comunica i fatti della nostra classe, della famiglia, del quartiere.

FASE FINALE

REALIZZAZIONE Dl UNO SPETTACOLO UTILIZZANDO TECNICHE TEA­TRALI MISTE

Lo spettacolo si svolge rappresentando una giornata tipo di una famiglia.

Analizzando il nostro rapporto con la televisione, si evidenzia il suo ruolo preponderante nella nostra vita. Nel proporre lo spettacolo teniamo presente I’idea che vogliamo suggerire “La TV e la nostra casa ” La scenografia sarà composta da un am­masso di televisori di diversi formati, costruiti con scatolame vario. Da questi schermi appariranno i bambini, i burattini, le sagome, o semplicemente si accenderanno all’in­terno lampadine – ci saranno registrazioni di spettacoli televisivi, in modo da rappresen­tare una televisione che incombe su di noi. Un gruppo di bambini drammatizzerà una famiglia tipo durante le ore trascorse davanti al televisore. Elenco delle situazioni possi­bili da rappresentare (ne verranno selezionate alcune: – la noia – una lite per la scelta del programma da seguire – una telefonata per partecipare a un gioco a quiz – Lo zapping (saltare da un canale all’altro) – l’ascolto inerziale (della casalinga, del bambino che fa i compiti.) – la telefonata di un amico che interrompe il programma preferito. E’ questo il contenitore all’interno del quale si inseriscono i “programmi realizzati dai bambini.

Un gruppo drammatizzerà Beautiful. Dopo aver analizzato questo serial, anche comprendendo come avviene l’ideazione, costruendo una loro puntata, i bambini in­ventano un finale ironizzando sui personaggi, che non vivono più in quel mondo così lontano dalla realtà ma sono più brutti e invecchiati fanno una vita comune.

Un’altro gruppo analizzerà un cartone animato, mescolando personaggi di cartoni animati diversi e nata una storia che è “un’insalata” di cartoni. La tecnica scelta per la realizzazione dei personaggi è quella delle sagome di cartoni che si muovono con ba­stoncini, fissando le parti mobili con fermacampioni.

Il terzo gruppo si occuperà della pubblicità. Dopo aver compreso i meccanismi psi­cologici su cui i persuasori fanno leva, e avendo individuato in alcuni spot qual’è il messaggio nascosto (tutti quelli che usano il tal prodotto sono belli, ricchi, hanno suc­cesso), i bambini giocano a capovolgere le situazioni. Gli spot saranno realizzati con pupazzi di gommapiuma e con animazione di grandi oggetti. In questo nostro palinsesto riappaiono in ritmi e frequenze diverse, tutte le esperienze analizzate e successivamente “drammatizzate”. Lo spettacolo con una gran confusione di suoni e immagini che pren­dono il sopravvento sullo spettatore – SILENZIO (il televisore si spegne) Il padre rac­conta una fiaba al proprio figlio – FINE.