Giocare con il teatro

Laboratori di gioco teatrale

Lo scopo del nostro Laboratorio permanente è stato sempre quello di far riappropriare al bambino tutti i linguaggi espressivi e creativi, introducendo nella scuola ambiti di globalità espressiva e comunicativa che consentano di ampliare le strutture curriculari.

L’espressione teatrale, concepita come esperienza globale è la più’ affine al bambino per  alcune  ragioni:

1) tale forma attiva di raffigurazione, attuata per mezzo del proprio corpo, risponde bene alla natura motoria dell’immaginazione infantile.

2) Il Dramma fondato sull’azione compiuta dal bambino stesso, collega in modo quanto mai stretto la creazione artistica all’esperienza personale.

Le impressioni provenienti dalla realtà circostante sono recepite e concretizzate dal bambino in forma imitativa (il far finta di essere, imitare un animale, una macchina o una persona gli procura molta soddisfazione)

3) Un’altra ragione (collegata alle altre) che rende affine la forma drammatica all’animo del bambino, è lo stretto legame di questa con il gioco.

Il gioco tutti i pedagogisti concordano nel dire che è la radice di ogni apprendimento e quindi di ogni creazione infantile. Il gioco della drammatizzazione è sincretico al massimo, cioè racchiude in se tutti gli elementi delle diverse forme d’arte, in questo consiste il grande valore che ha per i bambini la rappresentazione teatrale.

Alcuni pensano che l’attività  teatrale svolta in tenera età suscita la vanità e l’artificiosità. Questo pericolo esiste solo se il teatro infantile riproduce quello dei grandi, ma se i testi sono scritti dai bambini stessi o meglio ancora se vengono improvvisati, non sussiste questo pericolo.

Intorno alla creazione teatrale confluiscono i più’ vari aspetti della creazione infantile da quello figurativo a quello letterario, drammatico, motorio, è sincretica dunque perché le distinte forme d’arte non sono separate e specializzate ma confluiscono in un’ arte totale.

E’ inutile dire che il testo teatrale dello spettacolo finale può essere benissimo agganciato all’attività curricolare è quindi un mezzo importante per suscitare l’interesse del bambino ai programmi ministeriali.

Giocare con il teatro

Il laboratorio si sviluppa soprattutto nelle dinamiche del gioco, con al centro diverse attività di drammatizzazione, ma ha anche lo scopo di far misurare i ragazzi con le fasi dell’allestimento teatrale, proponendo l’intero percorso (dal testo alla messa in scena).

L’obbiettvo centrale del lavoro è l’approccio al teatro professionale, gettando le basi per una sua conoscenza; non solo necessaria per definire gli ambiti della sua globalità espressiva, (vissuta nel gioco e proiettata oltre) ma fondamentale per ampliare la cultura teatrale dei ragazzi .

Il laboratorio si struttura in diverse fasi:

a) La  propedeutica, la drammatizzazione- giochi di improvvisazione teatrale

b) Dal testo letterario al testo teatrale,( sua morfologia), l’arte di inventare storie, il testo teatrale realizzato dai ragazzi, la sceneggiatura, il canovaccio

c) La struttura della rappresentazione, la drammaturgia – la scrittura scenica – la partitura teatrale

d) L’allestimento teatrale (messa in scena), la regia, l’organizzazione e la comparazione dei linguaggi, la presenza scenica e l’azione teatrale, le diverse tipologie attorali, la voce e la recitazione, lo spazio scenico- la scenografia, il costume teatrale e l’oggettistica, la colonna sonora

e) Le prove

f) La rappresentazione  teatrale finale

La fase finale è molto interessante perché mette in campo attività laboratoriali di tipo costruttivo relativamente alla realizzazione delle scenografie, alla pittura di scena, alla realizzazione di maschere, di oggetti di scena, di costumi e del trucco. Molto interessante l’esperienza relativa alla realizzazione dei cosiddetti giochi di finzione o artifici teatrali.

Il tutto verrà realizzato con materiali poveri e di recupero, facilmente reperibili ovunque.

Alla fine del laboratorio si allestirà uno spettacolo realizzato dai ragazzi partecipanti .